Dei primi anni della vita di Clementi non si sa con esattezza. A inizio del secolo scorso non si conosceva neppure l’anno di nascita. Carlo Gervasoni nella Nuova Teoria di Musica del 1812, ancor vivo l’autore, lo fa nascere nel 1746.

Carlo Gervasoni, Nuova Teoria di Musica, Parma 1812, pp.119-120 pdf-icon 
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Negli archivi vaticani finalmente s’è trovato l’atto di battesimo. Clementi nacque il 23 gennaio 1752, il maggiore di sette figli dell’argentiere Niccolò Clementi (1720-1789) e della sua seconda moglie Magdalena. Tra le prime pubblicazioni a segnalare l’anno giusto è la Nuova Enciclopedia Popolare del 1843 (Clementi è morto da più di dieci anni).

Nuova Enciclopedia Popolare, Torino 1843, pp.1069-1070 pdf-icon 
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Dei fratelli sopravvissero all’infanzia solo quattro: Catarina (1749-?), figlia della prima moglie, Gaetano (1757-1806), che fu anch’egli musicista, Maria Luigia (1759-?), Regina (1764-?).

Clementi cominciò molto presto i suoi studi. Il padre, vedendolo molto dotato, scelse per lui i migliori insegnanti. Antonio Boroni, allievo di padre Martini, fu il suo primo Maestro. Gli Schizzi biografici di Parker accennano a Boroni nel 1824 (Nel testo la data di nascita è invertita, da 1752 a 1725).

John Parker, A Musical Biography: Or Sketches of the Lives and Writings of Eminent Musical Characters, Boston 1824, pp.123-128
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Antonio Boroni (1738-1792) era insegnante di prim’ordine. Sarà nominato Maestro di cappella a Soccarda, per succedere a Niccolò Jommelli (1714-1774), e poi nel 1778 diverrà Maestro di cappella della Basilica di San Pietro. Nelle prime biografie si dice che Boroni fosse parente di Clementi, ma non è notizia sicura. Il piccolo cominciò a solfeggiare, poi fu affidato all’organista Giovanni Battista Cordicelli (17??-17??) per apprendere il Basso continuo. A nove anni fu nominato organista. A undici seguì le lezioni del cantante Giuseppe Santarelli (1710-1790). A dodici studiava contrappunto con Gaetano Carpani (1692-1785), che le fonti inglese storpiano in Carpini. Fu allora che egli scrisse una Messa a 4 voci, o forse un Oratorio (la musica è perduta).

Clementi non era celebre solo per le Sonate pianistiche, ma anche per la musica da camera, e ad esempio per le Sinfonie che hanno fatto scuola (l’età di Clementi).

Clementi: Sinfonia in sib maggiore, parti separate, Parigi  pdf-icon 
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La musica orchestrale è originalissima (si provi ad ascoltare su Youtube la terza Sinfonia in sol maggiore WoO 34). A qualcuno ricorda addirittura Brahms anche se lo stile è tipicamente italiano. Beethoven ha imparato da lui. L’armonia non è mai esagerata, ma lascia sempre cantare le parti. Clementi gioca con il contrappunto con facilità, che certo gli sarà costata un enorme fatica in studi e preparazione, già dagli anni d’apprendistato con Boroni, Cordicelli e Carpani.