I quartetti di Mozart

Disponibile da stasera, 15 luglio 2019, l’intervista di Luigi Picardi ai musicologi Luca Bianchini e Anna Trombetta. Puoi ascoltarla on line dalle 20.30 sul canale YouTube italianOpera, o nella pagina facebook di Mozart La caduta degli dei.

Tema della serata La musica da camera di Mozart e in particolare i suoi quartetti.

Intervista a Radio Vaticana - I quartetti di Mozart. Nella foto Luigi Picardi  e i musicologi Luca Bianchini e Anna Trombetta
Luigi Picardi intervista Luca Bianchini e Anna Trombetta
nel programma l’Arpeggio su Radio Vaticana

i 23 quartetti per archi di Mozart

Mozart è per molti un punto di riferimento per i quartetti per archi, ma i suoi 23 quartetti, il primo K.80 del 1770 e l’ultimo K.590 del 1790 sono eterogenei. In mezzo ci sono i quartetti milanesi, viennesi e i 6 dedicati a Haydn. Mozart, per scriverli, attinse a compositori italiani importanti.

Anna Trombetta spiega perciò il contesto musicale, e parla dei quartetti di Ferrari, Pugnani, Celoniati, Francisconi, Lidarti, Latilla, Tartini, accanto a quelli di musicisti più famosi come Galuppi, Giordani e Boccherini, il quale inaugura il quartetto solistico. Nei suoi lavori il violino prevale sugli altri strumenti che si alternano nel discorso musicale con parti indipendenti. L’idea che le scuola tedesca sia preminente è infatti frutto della propaganda nazionalistica dell’Ottocento, smentita dall’immensa produzione italiana.

milanesi e prussiani

Dei quartetti mozartiani, quello di Lodi non è stato composto in una sera come si racconta, e a crearlo ci ha messo mano anche il padre. I quartetti milanesi catalogati dal K.155 al K.160 sono definiti quartetti divertimento, e i musicologi Bianchini e Trombetta spiegano il perché.

Quelli milanesi sono in bella copia, e come al solito papà Leopold interviene a sistemare. Sono detti milanesi ma non rispecchiano lo stile italiano. Dello stesso periodo ce ne sono di ben più significativi, ad esempio quelli di Giuseppe Cambini, attivo a Parigi, del quale s’ascolterà lo scherzo del quartetto in si minore n.3. La musica è confrontata con il quartetto in re maggiore n.2 K.155.

il linguaggio di Cambini e di Sacchini

Il linguaggio di Cambini è rivoluzionario, rispetto anche ai quartetti che i Mozart hanno scritto negli anni successivi. Cambini non è l’unico autore di quartetti noto ai tempi, ce ne erano altri come Antonio Sacchini. In Mozart La caduta degli dei se ne parla. I suoi quartetti dell’Opera 2 sono quanto di più mozartiano si possa immaginare, anzi sarebbe più giusto dire che le opere di Mozart sono sacchiniane, perché i lavori di Sacchini sono degli anni 1760.

Dall’ascolto del quartetto di Sacchini in la maggiore, op.2 n.6: II, Fuga: Allegro spiritoso, si passa ai quartetti viennesi di Mozart, ad esempio il K.173, del quale i due musicologi tracciano la storia.

Viotti

Mozart nel 1785 dice d’avere scritto i quartetti viennesi 15 anni prima, ma in realtà sono del 1773. Non hanno nulla di viennese. Quando quei 6 quartetti furono stampati, erano più arretrati di quelli dedicati ad Haydn. Già s’erano affacciate allora sulla scena europea le figure di Viotti e di altri compositori italiani all’avanguardia rispetto alle retrovie tedesche. Dopo che Mozart e Haydn, campioni del cosiddetto classicismo viennese, abbandonarono momentaneamente il campo, dominavano ancora gli italiani che sperimentarono nuove combinazioni formali. Sono loro a rappresentare la scuola quartettistica europea. Quando Mozart e Haydn ripresero a scrivere i quartetti, cercando di imitarli, Viotti ne sfornò di nuovi e originali secondo un gusto romantico. Di Viotti s’ascolta in trasmisisone il quartetto in la maggiore: I, Allegro moderato.

tastierista o quartettista

Mozart impiegò più di 2 anni a comporre i quartetti dedicati ad Haydn, e desta impressione il K.465 detto “delle dissonanze”, Paragonarlo come fa qualcuno ai pezzi di Schönberg non ha senso, significa porsi al di fuori della storia. Il quartetto delle dissonanze K.465 fu eseguito da Haydn alla presenza di un principe, che si imbestialì al punto di strappare i fogli di musica e insultare gli esecutori accusandoli d’essere degli incapaci. Sarti scrisse che ci sono lì così tanti errori che lo scrittore “che io non conosco e che non voglio conoscere non è niente altro che un tastierista dalle orecchie guaste che non si preoccupa del contrappunto. Può forse una mente sana fare entrare il primo violino in modo così stonato come nella seconda e sesta battuta del primo movimento. Il compositore lo ha fatto per coprire il suonatore di infamia. Musica da tapparsi le orecchie!”.

Giuseppe Sarti era un grande. Di lui ascolteremo la Fuga e il Finale dell’Oratorio russo, e per par condicio il quartetto delle dissonanze in re maggiore K.465: I, Adagio, Allegro. I quartetti prussiani a quanto avete scritto prussiani non sono. Quali sono stavolta le difficoltà che ci pongono?

La dedica al re di Prussia

Per finire, si parla dei quartetti prussiani che, spiegano Bianchini e Trombetta, dovrebbero essere 6 e invece sono solo 3, dovrebbero essere unitari e invece sono eterogenei, dovrebbero essere dedicati al re di Prussia e invece non è vero. Il re di Prussia, quando Mozart si revò da lui, non sapeva neppure chi fosse, e affidò l’incarico di parlargli al suo direttore di musica da camera Duport, che lo lasciò alla porta.

Radio Vaticana propone all’ascolto le 9 variazioni di Mozart su un Minuetto di Duport in re maggiore K.573, e i musicologi spiegano ciò che accadde in seguito, e perché il catalogo personale delle opere di Mozart è falso.

Confronto tra Mozart e Boccherini

La puntata si chiude con il quartetto K.575 in re maggiore: III, Minuetto, di Mozart confrontato con uno di Luigi Boccherini scritto un anno prima di Mozart. Qui la forma è elaborata, molto più complessa. La sensazione è d’essere già in pieno romanticismo.

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Intervista a Radio Vaticana - I quartetti di Mozart.
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Luigi Picardi intervista Luca Bianchini e Anna Trombetta nel programma l’Arpeggio su Radio Vaticana. Lunedì 15 luglio on line l'intervista di Luigi Picardi ai musicologi Luca Bianchini e Anna Trombetta. Puoi ascoltarla alle 20.30 sul canale YouTube italianOpera, o nella pagina facebook di Mozart La caduta degli dei.
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